“Più inconveniente è gittare parole vane che sassi” (Piovano Arlotto)
Ultim’ora: Alcune simulazioni suggeriscono che irregolarità e lacune in dischi protoplanetari attorno a numerose stelle non sarebbero dovute a effetti gravitazionali di esopianeti, ma a complesse interazioni fra gas e polveri che compongono i dischi. Questo risultato potrebbe portare a riconsiderare il numero di pianeti extrasolari calcolato fino a oggi, dato che uno dei metodi indiretti per la loro rilevazione sfrutta proprio queste anomalie nei dischi (Fonte Le Scienze)
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Primo piano: La rivista Nature Communications riporta uno studio internazionale (al quale ha partecipato anche un ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino) relativo ad un orologio atomico in cui è l’elemento chimico stronzio a venire “interrogato” da un fascio di luce. Nel Sistema internazionale di unità di misura, infatti, il minuto secondo è definito dalla frequenza della luce assorbita da un atomo di cesio quando passa da un livello energetico inferiore a uno superiore. Ora, gli orologi atomici impiegati fino ad oggi per tali misurazioni si basavano su cosiddette ‘fontane atomiche’, nelle quali gli atomi venivano eccitati interagendo con un fascio di microonde. Il nuovo orologio invece intrappola gli atomi in una specie di reticolo utilizzando luce laser, ottenendo misurazioni estremamente dettagliate grazie a un fascio di luce dotato di una frequenza che è circa 100.000 volte più elevata rispetto a quella delle microonde delle fontane atomiche in precedenza utilizzate. Per approfondire …
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