“Non farò decollare dei caccia per prendere un hacker 29enne.” (Barack Obama su Edward Snowden)
Ultim’ora: Siamo uomini o borg? Uno studio condotto da Richard Mann dell’universita’ di Uppsala in Svezia e pubblicato sul Royal Society Interface dimostra come comportamenti sociali quali, ad esempio, applaudire siano fenomeni contagiosi che hanno poco a vedere con il reale apprezzamento o l’avversione personale. Gli esperti svedesi, che stanno studiando i comportamenti contagiosi in un’ampia ricerca, hanno dimostrato che l’esempio dell’applauso sia contagioso e che l’entusiasmo degli altri attiva il nostro entusiasmo… (fonte Ansa)
– Società 1: beato il pianeta che non ha bisogno d’eroi
-Società 2: l’imprevedibilità degli effetti causati dai Social Network
– Società 3: la generazione “touchscreen”
– Società 4: lascio tutto e vado su Marte
– Società 5: da grande voglio fare il trekker per Google
– Società 6: siamo geek o nerd?
– Società 7: un sito sulla R-Esistenza
Riflessioni: “Ritengo che l’essenza del fanatismo stia nel desiderio di costringere gli altri a cambiare. Quell’inclinazione comune a rendere migliore il tuo vicino, educare il tuo coniuge, programmare tuo figlio, raddrizzare tuo fratello, piuttosto che lasciarli vivere. Il fanatico è la creatura più disinteressata che ci sia. Il fanatico è un grande altruista. Il fanatico è più interessato a te che a se stesso, di solito. Vuole salvarti l’anima, vuole redimerti, vuole affrancarti dal peccato, dall’errore, dal fumo, dalla tua fede o dalla tua incredulità. Vuole migliorare le tue abitudini alimentari. Vuole impedirti di bere o di votare nel modo sbagliato. Il fanatico si preoccupa assai di te, e ti si butta al collo, perché ti vuol bene sul serio o punta alla gola, nell’eventualità che ti dimostri irriducibile. In entrambi i casi, da un punto di vista topografico, il gesto è più o meno lo stesso. In un modo o nell’atro, il fanatico è più interessato a voi che a se stesso, per la semplice ragione che il fanatico ha un io molto piccolo, quando non ce l’ha affatto.” (Amos Oz, “Contro il fanatismo”)
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