“Se pensate che il mondo del parassitismo sia un argomento che non vi interessi né vi riguardi, be’, sappiate che ci viviamo immersi. […] Il parassita è un nemico subdolo, ambiguo, ingannevole, soprattutto ben nascosto, che ha scelto di ottenere nutrimento e riparo a danno di altri, e di farlo con estrema perizia.” (Claudia Bordese, Elogio del parassitismo)
Ultim’ora: Parte il MUSE, il nuovo Museo della Scienza e della Tecnologia di Trento. E’ atteso da dieci anni, è costato 70 milioni di euro e attende 160mila visitatori all’anno. “L’astronave” MUSE è ufficialmente decollata e sta per portare i visitatori alla scoperta dell’universo. A Trento è festa: il MUSE ha 12.600 metri quadri di superficie e il percorso espositivo usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra.Si inizia dalla cima: sulla terrazza e al quarto si incontrano sole e ghiaccio, poi si scende ad approfondire le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, fino al piano interrato e alla meraviglia della serra tropicale e poi mostre temporanee (fino a dicembre “La Mano”), eventi, corsi e lab, postazioni interattive dove è possibile ammirare fossili, animali preistorici, foreste tropicali, tempeste e ghiacciai. A breve sarà attiva la biglietteria online sul sito del museo (Fonte Gizmodo).
– Cinema 1: Ancora una serie d’animazione per Star Wars?
– Cinema 2: Sul film d’animazione dedicato al Capitano Harlock
– Media 1: I blog di Focus
– Astronautica 1: Luca Parmitano e il robot
– Tecnologia 1: Droni kamikaze
– Tecnologia 2: Inevitabilmente ecco il primo porno con i GoogleGlass
– Società 1: Guardie imperiali a confronto
– Ambiente 1: La tracciabilità dei rifiuti
– Ambiente 2: Lontano dagli occhi, lontano dal cuore
Primo piano: Come in un film di fantascienza, nella mente dei topi sono stati impiantati dei falsi ricordi. Questa sorta di ”Total Recall” del mondo animale, descritta sulla rivista Science, è la prima manipolazione effettiva dei ricordi resa possibile utilizzando una combinazione di tecniche ottiche e genetiche. Alterare la memoria è stato possibile grazie ad un’azione rapidissima, che è riuscita ad alterare i circuiti nervosi in una manciata di millisecondi, dei ricercatori del Centro per la genetica dei circuiti neurali che fa capo all’Istituto giapponese Riken e al Massachusetts Institute of Technology (Mit). Costruire falsi ricordi non è certamente l’obiettivo dell’esperimento, che punta invece a comprendere i meccanismi che portano l’uomo ad avere ricordi inaffidabili e alterati. Finora, infatti, non era affatto chiaro come mai i ricordi possano essere facilmente alterati e come le rappresentazioni mentali possano essere condizionate da stimoli esterni possano creare ricordi apparentemente accurati, ma completamente falsi.Coordinati da Steve Ramirez, i ricercatori hanno fatto sì che topi immersi in un particolare contesto ricordassero cose totalmente diverse rispetto all’ambito nel quale si trovavano. Per costruire i falsi ricordi hanno stimolato le cellule nervose che si trovano nell’area del cervello chiamata ‘giro dentato’ e che fa parte di quel vero e proprio ‘magazzino della memoria’ che è l’ippocampo. (Fonte Tiscali News)
Ancora nessun commento