«La neve divide gli uomini in due categorie: chi tira fuori la digitale e chi tira fuori le pale.» – C’è un tempo per commiserarsi e uno per agire. Oh, certamente, nella società virtuale dei “selfie”, dei “fake” e dei “troll”, il rischio di perdere di vista la realtà è piuttosto concreto…
Il giornalista Luca De Biase sostiene in un suo editoriale che “I computer vanno più veloci, gli umani vanno più lontano. Internet assume la forma del racconto che ci diamo del futuro.”
E come non concordare con tale visione, in un momento della nostra Storia mondiale che assomiglia al mosaico più complesso che sia mai stato inventato.
Milioni (miliardi?) di tessere sparse e nessun quadro generale cui potersi ispirare per trovare lo schema guida: questa è la complessità, Baby !
Ecco, a riguardo potremmo sempre fare riferimento al mondo mitologico, fingendo di essere un novello Teseo in cerca del classico filo d’Arianna e l’analogia del labirinto minoico con la rete web ovviamente salta agli occhi.
Ma la nostra ricerca non è una semplice questione di tecnologia, quella della Sentiment Analysis, dei motori di ricerca semantici o dei Big Data: anche le I.A. più “smart” (almeno al momento) hanno bisogno di linee guida.
Riprendo in merito le sagge parole di De Biase: “Gli umani sanno fare qualcosa meglio dei computer: sanno porre domande. Se sono le domande giuste aprono nuove prospettive.”
Probabilmente, allora, ciò di cui necessitiamo sono nuove narrative, poiché combattere i “trend” (le tendenze collettive, globali, magari dettate da logiche perverse fatte di odio, ignoranza e avidità) è impresa degna di un semidio e forse noi somigliamo più che altro (e nella migliore delle ipotesi) a Don Chisciotte.
Un’epopea che sembrerebbe impossibile dunque (altro che il “Vello d’oro”, qui si parla di un Iliade ed una Odissea messi insieme) eppure…
…C’è sempre quella vocina interiore che ci suggerisce come ciò che sembra impossibile, se restiamo chiusi nella nostra stanzetta a farci i selfie o a trollare sui social media (che tanto fuori nevica e non ci possiamo fare nulla), una volta che usciamo per strada, forse, così inaffrontabile non lo è poi tanto.
Alla fine tutto sta nel fare il primo passo…
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