“Salvare i migranti ha salvato anche noi.” (Catia Pellegrino) E rinchiuderci dietro un muro di cemento non ci salverà dal futuro…
“Ci vuole una flebo di santità per rispettare le regole quando tutto intorno impera il Far West e la fedeltà al proprio dovere è percepita come un segnale di debolezza. Ma alla lunga anche i santi si stufano di esserlo.” (Massimo Gramellini)
Manipolare i dati, insinuare il dubbio, gettare fango sulle persone anziché dibattere sulle idee, utilizzare la disinformazione e tutti quei comportamenti gridati che vanno bene per i talk show, ma che, di fronte alla realtà
non servono a nulla.
Che poi ci ritroviamo ancora una volta con l’acqua (e fosse solo quella) alle ginocchia e a dover sopportare tutta quella “retorica degli angeli del fango, valorosi volontari instancabili che si rimboccano le maniche e rimettono tutto a posto”.
Ed invece non è così!
Dai problemi non ne usciremo con l’improvvisazione e i momentanei slanci emotivi: lo sappiamo bene, dovrebbero averlo in mente le generazioni che ci hanno preceduto e hanno testimoniato le avversità e la disorganizzazione che ne conseguiva.
Sia chiaro, trovo sia indispensabile la capacità delle comunità di auto organizzarsi e reagire alle catastrofi ( ma anche ai problemi quotidiani), almeno quanto trovo imbecille la generica indignazione che segue ogni fatto tragico.
Ma è un fatto di resilienza che è a sua volta legata alla sopravvivenza, però in termini molto più vicini al concetto di evoluzione che non di decadenza e di epoche buie.
Una società resiliente è un sistema che non si limita ad adeguarsi ai cambiamenti (ad esempio quelli climatici causati dal global warming), di fronte ai quali le comunità si stanno dimostrando sempre più vulnerabili.
Resilienza è una rivoluzione che nasce dalla progettazione e organizzazione di vere risposte, operative, sociali, economiche e ambientali: è l’ innovazione, è la ricerca di soluzioni (basate sull’equità, il rispetto dei diritti, della giustizia, sulla condivisione e partecipazione), è l’adattamento al cambiamento che ci consentirà di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’Ambiente e della Storia.
Oh, io ve l’ho detto (tutto d’un fiato): poi non venite a lamentarvi…
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