gennaio2014-1.png“Fate uno sforzo d’immaginazione, fino a considerare la Terra come una creatura vivente: non vi occorrerà molto per pensare all’umanità come a una malattia del nostro pianeta. Su una buona parte della Terra, la presenza dell’uomo contrasta con quella di un sano ecosistema, capace di mantenersi indefinitamente” (Frank Herbert)

Sul pianeta Terra, all’incirca nella seconda metà del XX secolo, era di moda un genere letterario e cinematografico conosciuto con il termine di “Fantascienza”, una narrazione speculativa basata sull’impatto delle scoperte scientifiche nel futuro della società umana.

storm-warningOggi, nel XXIV secolo, ben sappiamo come la preoccupazione per un presente ostile sia incompatibile con i voli pindarici rivolti al mondo di domani, e per questo comprendiamo bene come, alle soglie del XXI secolo, questo genere romanzesco iniziò a perdere via, via estimatori.

Se in quel periodo storico, infatti, avessimo effettuato uno studio tramite i principali motori di ricerca sulla rete Internet, concentrandoci sulla parola chiave “riscaldamento globale & fantascienza”, avremmo ottenuto si un discreto numero di risposte, relative però alla descrizione di possibili scenari meteo-climatici.

La fanta-ecologia veniva ormai vista come una profezia di sventura e non piaceva più agli ignavi e pavidi abitanti terrestri, gli stessi che per mero egoismo preferirono chiudere gli occhi di fronte ai segnali più evidenti: ancora nell’anno 2014, una ricerca pubblicata sulla rivista Nature rivelava che entro il 2100 la temperatura globale sarebbe salita di 4 gradi, determinando una vera e propria catastrofe climatica.

Lo studio, peggiorava di fatto le previsioni fornite fino ad allora dai climatologi mettendo in guardia i governi di tutto il mondo: se le emissioni di gas serra non fossero state drasticamente tagliate, l’umanità avrebbe vissuto un fine secolo devastante dal punto di vista climatico.

Severe Flood Warnings In Place For The UKCosì riportavano i ricercatori ai giornali dell’epoca: “La vita diventerebbe difficile, se non impossibile, in molte zone tropicali e garantirebbe lo scioglimento della calotta artica in Groenlandia e in Antartide.”

Glaciazioni, siccità, tempeste enormi… poco importava quale sarebbe stato l’esito finale, quello che stava diventando evidente era che l’innalzamento delle temperature, oltre a disciogliere i ghiacci, diminuiva la formazione delle nuvole, fondamentali per riflettere i raggi solari verso lo spazio contribuendo all’innalzamento del termometro terrestre e alimentando un effetto feedback attivato dalle emissioni di gas serra di natura antropica.

Profetiche furono dunque le parole del vecchio autore del genere fantascientifico, Frank Herbert, (pronunciate in occasione di un discorso tenuto alla XXII Convention Mondiale dì Fantascienza, Los Angeles nel 1964) con le quali abbiamo iniziato questo nostro rapporto, ma la Storia ci racconta come anche gli scienziati rimasero inascoltati…

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